Sergio Vecchio (Paestum, 1947 – 2018) Quadro su tele e legno pitturato del 1974

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Descrizione

Sergio Vecchio (Paestum, 1947 – 2018)

Foto originali del prodotto offerto

Opera su tele e legno pitturato , molto rara unica geniale eseguita a soli 27 anni

Con cornice coeva + vetro 52 x 65 x 5,5 cm

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Sergio Vecchio (Paestum, 1947 – 2018). Artista singolare e intrigante, pittore, disegnatore, ceramista, collezionista, creatore di un ricco archivio-laboratorio su Paestum fatto di cartoline, fotografie, manoscritti, libri, quadri e dipinti. Paestum è per lui terra natia e luogo dell’anima, fonte inesauribile di ispirazione estetica, dove lavora nel suo atelier tra pittura, scritture ed elaborazione grafica, particolarmente sui temi della Magna Grecia, e dove invita e accoglie artisti di fama internazionale. Studia pittura all’Accademia di Belle Arti di Napoli, iniziando giovanissimo un’intensa attività espositiva in Italia e all’estero. Partecipa alla X Quadriennale di Roma (1975), espone alla Galleria Comunale d’Arte Moderna di Ancona (1978), e nel 1982 partecipa alla mostra “Immaginario Riflesso”, curata da Massimo Bignardi, esposizione itinerante allestita prima presso il Chiostro dell’ex convento SS. Pietà di Teggiano (Sa), poi nel Museo Provinciale di Salerno, agli Antichi Arsenali di Amalfi (Sa) 1983 ed infine a S. Leucio (Ce). Nel 1958 in una personale a Milano è notato da Lisa Licitra Ponti che ne scrive in modo lusinghiero su Domus; nel 1984 su segnalazione del famoso critico d’arte Pierre Restany è inserito nel Catalogo Generale della Grafica Italiana dell’Arte Mondadori. Nello stesso periodo, in collaborazione con il Laboratorio di Nola (una delle più importanti calcografie d’Italia), realizza cartelle di incisioni con le quali è invitato a prestigiose rassegne del settore in Italia e all’estero (Galassia Gutemberg, Napoli 1992; Mostra del libro d’Arte, Firenze, Pavia, 1993; Museo d’Arte Contemporanea, L’Aquila 2002; Soirée Cicliste, Roma 2003, ecc). Lavora su supporti che variano nel tempo, tela, iuta, ceramica, fino alla scoperta delle carte di Acireale, carte fatte a mano, di spessore sostenuto, che tratta con tecniche miste, olio, carboncino, catrame, fissandovi guerrieri, muse, animali, architetture fino ad arrivare agli strumenti, agli attrezzi agricoli. Vi lavora daglianni Novanta, durante lunghi soggiorni in Sicilia, dove espone in mostre collettive e personali. Alla fine del decennio e negli anni Duemila è invitato a varie esposizioni negli Stati Uniti, tra le quali le personali alla Rogers Gallery di Washington (1999 e 2001), al Center for the Creativ Arts in Virginia (2003), alla Monica Art in Atlanta (2006). Nel 2011 il Comune di Salerno gli commissiona la pavimentazione dell’antica chiesa dell’Annunziata e, nello stesso anno, è invitato al Padiglione Italiano della 54aBiennale di Venezia. Molto apprezzato dai migliori critici d’arte, le sue opere si trovano in collezioni private e gallerie d’arte in Italia e all’estero. (mb49)

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