AMEDEO FIORESE ( 1939 Wikipedia 🇮🇪) Scultura futurista in bronzo unica

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Descrizione

Bel bronzetto in rilievo firmato in basso a destra

Opera unica in eccellenti condizioni

Altezza totale 27 cm

Diametro 22 cm

Peso 1,7 kg

Da Wikipedia

Amedeo Fiorese (Bassano del Grappa, 12 febbraio 1939) è uno scultore e pittore italiano.

Artista duttile, lavora le sue opere dall’inizio alla fine, dal disegno al bozzetto tridimensionale, alle fasi della forgiatura usando come materiali bronzo, refrattario, smalto, rame, maiolica, gesso, plastiche e lacca.

Biografia

Amedeo Fiorese iniziò giovanissimo all’età di 6 anni a modellare con l’argilla le sue prime figure e nel 1956 a 17 anni vinse il Primo Premio al Concorso del Vaso Triveneto di Nove dove venne sostenuto ed aiutato dal presidente della commissione di quel concorso Giorgio Wenter Marini (architetto e direttore dell’Istituto Statale d’Arte di Venezia ai Carmini) ad iscriversi all’Istituto Statale d’Arte di Venezia.

“Figura”, dim. 110 cm. ø 23 cm. Opera esposta nel 1976 in Giappone nelle città di Nagoya, Tokyo, Osaka, Kanazawa. Collezione Museo Int. Faenza

Nel 1958 al secondo anno di Istituto furono selezionate dallo stesso Giorgio Wenter Marini due sue opere di scultura e di ceramica, tra quelle dei 1140 allievi dell’intero corso di studi, per illustrare le cartoline dell’Istituto come mezzo pubblicitario ed informazione. Nello stesso anno, nel 1958, portò a termine gli studi artistici.

Nel 1963, ottenuta l’abilitazione per l’insegnamento a Padova, divenne docente di educazione artistica nelle scuole medio-superiori.

Nel frattempo la sua attività non si interruppe. Partecipò alla Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia del 1958, del 1960 e del 1962, vinse la medaglia d’oro al Concorso Internazionale della Ceramica d’Arte Contemporanea di Faenza del 1976, grazie alla quale le sue opere vennero esposte successivamente in Giappone nelle città di Nagoya, Tokyo, Osaka, Kanazawa.

Nel 1983 lasciò la cattedra di educazione artistica per dedicarsi a tempo pieno alla scultura.

Tappa fondamentale della vita artistica di Amedeo Fiorese fu l’esperienza lavorativa effettuata durante gli anni settanta nella Fonderia Artistica F.lli Bonvicini di Verona dove ebbe modo di confrontarsi ed imparare nuove tecniche, accanto alla presenza di grandi maestri della ricerca plastica quali Giorgio de Chirico, Salvador Dalí, Luciano Minguzzi, Arnaldo Pomodoro, Giacomo Manzù, Joan Miró, Pablo Picasso e Alberto Viani.

“Colloquio tra Gorbaciov e Reagan”, opera posta nel 2006 nella rotonda del comune di Creazzo, Vicenza

Ha poi realizzato opere pubbliche per numerose chiese e centri parrocchiali (il Centro Parrocchiale di Sacro Cuore, frazione di Romano d’Ezzelino, Vicenza dal 1973 al 1985; la nuova Chiesa di S. Vincenzo di Thiene, Vicenza dal 1997 al 2007) realizzando vie crucis, altari, amboni, colonne, fonti battesimali e pannelli in ceramica anche di grandi dimensioni sia per interni che per esterni.

Altra opera pubblica è la scultura dal titolo Colloquio, opera in bronzo realizzata nel 1988 e inaugurata nel 2006 nella rotonda del comune di Creazzo, Vicenza.

Nel 1999, l’incarico avuto dalla Commissione Diocesana per l’Arte Sacra e i Beni Culturali Ecclesiastici di Roma, di curare l’intero aspetto artistico dell’allestimento della nuova Chiesa di San Vincenzo di Thiene, permise all’artista di realizzare il mosaico della volta della cupola della chiesa stessa in collaborazione con le ditte Caoduro S.p.a. di Vicenza per il policarbonato e Bisazza S.p.a. di Vicenza per il mosaico. Attualmente esso è il più grande mosaico al mondo su policarbonato avente una superficie di 480 m², un diametro di 19 metri, un’altezza di 6,80 m. e un numero di tessere oltre 1.900.000.[1]

Cupola in mosaico (diametro 19 m, superficie 480 m2) della chiesa delle Pentecoste, di Thiene, Vicenza

La cupola mosaicata è frutto di una novità tecnologica. I mosaici in vetro vengono fatti aderire ad un particolare materiale metacrillato che ne permette la curvatura. Per la prima volta il mosaico viene trattato in questa maniera.

Nel 2011 ha esposto alla 54ª Esposizione internazionale d’arte di Venezia organizzata dalla Biennale di Venezia al Padiglione Veneto con sede a Villa Contarini di Piazzola sul Brenta, Padova.[2] L’esposizione, curata da Vittorio Sgarbi e celebrativa del 150º Anniversario dell’Unità d’Italia è stata aperta dal 21 giugno al 21 novembre 2011.

Nel 2014 ha esposto alla I Biennale della Creatività presso il centro congressi Palaexpo di Verona dal 12 febbraio al 16 febbraio. La biennale curata da Paolo Levi è stata inaugurata da Vittorio Sgarbi.

Sempre nel 2014 ha esposto alla seconda edizione dell’Esposizione Triennale di Arti Visive a Roma, evento che si è svolto dal 6 al 13 giugno presso la sede espositiva dell’Università “La Sapienza”, facoltà di Ingegneria.

Nel 2019 ha esposto alla Pro Biennale di Venezia presso il Spoleto Pavillion e la Scuola Grande di San Teodoro dal 5 al 27 maggio. L’evento è stato presentato da Vittorio Sgarbi.

Vive e lavora a Bassano del Grappa in provincia di Vicenza dove opera nel suo laboratorio e dove espone nelle sue tre gallerie di proprietà che ospitano in permanenza le sue opere.

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